priorità, il ministro Profumo ha riconosciuto che la “dispersione scolastica è un problema enorme e il paese deve fare scelte guardando ai territori, alle connessioni con le comunità”. Per il ministro “l’autonomia responsabile sia la strada per affrontare la dispersione”. Il fenomeno si può risolvere partendo non da lontano ma dal territorio: “Se riusciremo a consentire ai ragazzi che vengono da aree complicate di avere una permanenza più lunga a scuola, quando usciranno dal sistema scolastico saranno più maturi e forti. Così forse troveremo una soluzione, ma bisogna lavorare su una filiera più lunga rispetto ala scuola dell’obbligo e che abbia la conclusione nel mondo del lavoro”.
Riferendosi all’edilizia scolastica, il ministro ne ha evidenziato il carattere di urgenza insieme con la sicurezza generale. Infine ha rappresentato il desiderio di lanciare un progetto insieme al ministro per la coesione territoriale, che consenta di sperimentare “un modello di scuola aperta all’interno, non classi e corridoi, ma spazi aperti per i ragazzi”.
da euroedizioni.it