Si tratta di una lettera che sta arrivando a molti intestatari di siti Web aziendali italiani, col risultato che chi la legge poco attentamente rischia di scambiarla per un modulo di registrazione obbligatorio, quando in realtà è un’offerta, niente affatto obbligatoria, di inserimento nel catalogo privato della DAD, Deutscher Addressdienst GmbH.
Costo dell’operazione 958 euro all’anno! Il rinnovo è “ovviamente” tacito salvo disdetta almeno 3 mesi prima della scadenza.
La lettera è confezionata in modo decisamente ingannevole. I dati riferiti alla nostra ditta sono invariabilmente sbagliati, e così siamo indotti a mandare la rettifica via fax. Ma inviare il modulo via fax costituisce accettazione dell’offerta, per cui ci si ritrova inconsapevolmente ad aver accettato e firmato un contratto caro e salato.
La situazione è chiarita dal testo in fondo alla lettera, che specifica che si tratta di pagare un’inserzione in un registro “pubblicato in CD-ROM ed in Internet” dalla DAD Deutscher Adressdienst GmbH di Amburgo.
Anche se non si può parlare di vera e propria truffa, perché ciò che si accetta firmando il modulo è specificato (sia pure in piccolo), la costruzione dell’offerta è chiaramente mirata ad ingannare sulla sua vera natura.
Conviene quindi valutare bene se è il caso di pagare 958 euro l’anno per apparire in un catalogo che non garantisce alcuna visibilità della vostra azienda e del vostro dominio.